Il lardo di Colonnata: la ricchezza dei poveri

Nel cuore marmoreo delle Alpi Apuane, a circa 600-700 metri s.l.m., nasce il Lardo di Colonnata IGP. La storia di questo prodotto s'incrocia con quella dell'altra tipicità di Carrara, il marmo.

Il lardo viene fatto stagionare dai 6 ai 10 mesi in conche di marmo bianco, immerso in una salamoia a base di erbe aromatiche, sale marino e spezie, che donano al prodotto un sapore unico. 

I cavatori nelle loro pause amavano gustare del pane rustico farcito con lardo, pomodori e cipolla, chiamato infatti "pasto del cavatore". Pare che Michelangelo non sapesse fare a meno di questa delizia, quando si recava alle cave per scegliere personalmente i blocchi di marmo su cui lavorare.

Cave di Fantiscritti

Oggi si può degustare una saporita bruschetta con lardo e pomodorini, assistendo alla rievocazione storica della lizzatura che si tiene a Miseglia (un paesino a circa 6 km da Carrara) ogni anno in agosto. La lizzatura è una tecnica antichissima utilizzata per trasportare i blocchi di marmo dai piazzali di cava alle stazioni di carico, con una slitta chiamata lizza.